Paola Leopizzi Harris (foto), la famosa giornalista investigativa italo americana conosciuta in tutto il mondo per il suo eccellente lavoro di ricerca sugli UFO e sui fenomeni ad essi connessi, nonché convinta sostenitrice dell’Exopolitics Institute, è stata da me interpellata riguardo alla notizia apparsa ieri sul sito internet www.allnewsweb.com (postata su questo blog) secondo la quale lo scorso marzo si sarebbe svolta in una base militare sotterranea una “speciale riunione” segreta tra il presidente Obama, il suo staff e numerose personalità internazionali per decidere se avviare o meno una graduale divulgazione della verità sulla presenza extraterrestre sul nostro pianeta. Interrogata al riguardo, per conoscere la sua personale opinione sull’eventualità di un possibile “disclosure” da parte dell’amministrazione statunitense, Paola ha così commentato:“Beh, sarebbe la situazione ideale, ma secondo me gli Stati Uniti non l’attueranno mai. Caro Danilo, per gli Stati Uniti non è conveniente rivelare di possedere tecnologia innovativa, derivante da quella aliena, ottenuta grazie a complessi processi di retroingegneria. Loro hanno velivoli, energia pulita a costo zero… e poi dovrebbero ammettere di aver raccontato un mucchio di bugie, incominciando da Roswell, dove ancora dichiarano che si trattò di palloni sonda… Secondo me nessun presidente, compreso Obama, attuerà il disclosure. Lo dovrebbe fare l’ONU, non una sola nazione.
Purtroppo, i miei colleghi americani sono troppo ottimisti…e sanno che non potrà accadere…
Occorre un graduale disclosure, una divulgazione fatta giorno per giorno. Il mio lavoro consiste nell’esaminare le testimonianze attendibili… Ci sono molti coraggiosi, piloti, militari, astronauti,… ma la responsabilità di divulgare è la nostra. Rappresentiamo la Specie Umana ed i popoli di tutto il mondo.”
Fonte: Disclosureprojectufo http://danilo1966.splinder.com/
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