11 gennaio 2015

INCISIONI DI 500.000 ANNI DA FAR RISCRIVERE LA STORIA UMANA

Un team di ricercatori della Leiden University in Olanda hanno scoperto quello che sembra essere la più antica incisione conosciuta di origine umana. I segni geometrici sono stati scoperti su un guscio appartenente a un fossile di mollusco che risale a circa 500.000 anni fa.

La scoperta risale all’epoca coloniale,quando alcuni paleontologi e antropologi hanno rinvenuto 166 molluschi d’acqua dolce durante alcuni scavi in un terreno dell’Indonesia . Le conchiglie sono state scoperte sulle rive del fiume Bengawan, nella reggenza di Ngawi nella provincia orientale dell’isola di Java.
Questo e’ un luogo ben noto ai palentologi visto che è il sito dove il paleontologo olandese Eugene Dubois scoprì il famoso "uomo di Java ", il primo ominide mai scoperto al di fuori dell'Europa. Come riportato nella rivista Nature, il team di Leiden University, guidato da Josephine Joordens ha utilizzato la tecnologia moderna per analizzare le conchiglie scoperte nel sito di Trinil .
La datazione dei sedimenti rinvenuti nei gusci ha permesso di stabilire la loro età che si aggira intorno ai 430.000 e 540 mila anni fa.

Uno dei gusci che è stato rinvenuto aveva un bordo liscio e ben levigato, il che suggerisce che potrebbe essere stato utilizzato come strumento per il taglio o per la raschiatura.Su un altro guscio sono state scoperte delle incisioni a "zigzag" e un insieme di scanalature intagliate sulla parte superiore attraverso l’uso di un oggetto appuntito, come un dente di squalo. Le conchiglie sono piu’ vecchie di almeno 300.000 anni rispetto ai primi reperti scoperti precedentemente con delle incisioni simili.

"E' la più antica espressione grafica visto che il comportamento dell’autore delle incisioni sembra essere intenzionale. L'individuo che ha lavorato queste conchiglie aveva il desiderio di fare un disegno a zigzag in un unico movimento. Non sappiamo perché l'abbia fatto. Potrebbe essere stato il suo marchio , un codice personale o un dono." ha dichiarato Francesco d'Errico dell’Università di Bordeaux nel sud ovest della Francia. I segni geometrici come questi sono considerati un segno di capacita’ comportamentali cognitive e di competenze neuromotorie che - in precedenza - sono state attribuite solo all'uomo moderno.

Questi risultati costituiscono delle prove sufficienti per attribuire queste caratteristiche all’ Homo erectus e frantuma completamente il moderno stereotipo relativo all’Homo. erectus, che era considerato avere una capacità cognitiva molto limitata. Risultati come questi sono veramente notevoli per far luce su quanto poco sappiamo sul nostro passato.

Inoltre, le scoperte che potrebbero cambiare il quadro attuale delle conoscenze non sempre vengono pubblicizzate. Quando si tratta di discutere sulla teoria della moderna evoluzione, convinti di essere ben informati, appare evidente che manca qualche tassello visto che c'è ancora molto da scoprire e rivedere a tal proposito.Le piccole scoperte sostanziali come questa contribuiscono a mettere insieme il puzzle contorto relativo all’evoluzione umana.


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