13 luglio 2009

12 GLOBI DI COLORE ARANCIONE AVVISTATI NEL CIELO DI MONTECARLO

LUCCA - E’ successo tutto nell’arco di pochi minuti, meno di dieci. Eppure Federico e i suoi amici difficilmente scorderanno quel breve intervallo di tempo.
Era il 22 giugno e stavano finendo la serata parlando fra loro, al fresco del giardino della casa di un’amica, a Montecarlo, quando alle 00.43 – questa almeno è l’ora in cui è stato registrato il video – nel cielo è apparso qualcosa che ha attirato la loro attenzione.

«Stavo parlando con la mia amica – racconta Federico – quando ho visto qualcosa con la coda dell’occhio in cielo e mi sono voltato. Non sono riuscito a fare altro che stare zitto e quando la mia amica mi ha chiesto che avessi, le ho solo risposto di girarsi e guardare».

Ad attirare lo sguardo di Federico – non un testimone qualsiasi, ma un ex militare dell’Aeronautica – sono stati tre globi di colore rosso-arancione. In tutto ne vedranno dodici, a gruppi di tre che volavano sopra Montecarlo, in direzione di Pisa: «Scendevano lentamente, cambiavano traiettoria improvvisamente, scendevano di nuovo e poi, risalivano. Eseguivano manovre secche, brusche.».

La sera era serena: nessuna nuvola in cielo da far pensare a strani riflessi che possono trarre in inganno.

Facevano rumore i globi?

«Assolutamente no. E’ stata una delle prime cose che ho cercato – racconta Federico – ma eravamo immersi nel silenzio della campagna e non arriva altro rumore che quelli normali della natura».

Erano lontani da voi? A che distanza vi trovavate?

«No, saranno stati a un centinaio di metri dalla nostra posizione. E non avevano nemmeno una forma completamente sferica, ma erano come leggermente schiacciati alle due sommità».

Volavano ad alta quota?

«No, erano abbastanza bassi. Li vedevamo andare dietro gli alberi, poi ne seguivamo il volo tra le piante, vedevamo le luci tra le foglie e, poi, ancora in alto, sopra queste, per sparire improvvisamente verso l’alto. A volte anche in direzioni diverse, come due che sono andati uno verso Pisa e uno è tornato verso Pescia».

Alcuni giorni dopo, sempre a Montecarlo si era parlato di un altro avvistamento, poi era venuto fuori che si era trattato di mongolfiere che stavano festeggiando un matrimonio: potrebbe essere lo stesso caso?

«No, non penso proprio, soprattutto considerando il tipo di volo che ha una mongolfiera. Questo velivolo, infatti, ha un volo molto stabile. Non fa virate brusche o salite secche e nemmeno discese rapidissime. Inoltre, quando scende è al buio, mentre questi oggetti erano sempre illuminati della stessa luce, che, al massimo, cambiava di intensità».

Non si sarebbe potuto trattare di elicotteri?

«E’ stata una delle prime ipotesi che ho fatto, ma no, non è possibile. Intanto, come dicevo prima, mancava del tutto il rumore, quindi è da escludere che si sia trattato di elicotteri e, poi, la lice era fissa, mentre gli elicotteri hanno le luci lampeggianti».

E, sempre cercando la spiegazione razionale, è da escludere anche il pallone sonda, poiché questi oggetti non seguivano la traiettoria dell’orbita terrestre, ma andavano in varie direzioni, cambiandole e seguendo una rotta, solo a loro nota.

Che impressione le ha fatto questo avvistamento e che spiegazione si è dato?

«Sono sincero, mi ha fatto impressione. Ho pensato a tante spiegazioni, ma alla fine non me ne sono data nemmeno una. Ho pensato a un elicottero, come dicevamo, a un aereo, ma vedendo il movimento, la luce, non sentendo niente, no, non so davvero cosa possano essere stati quegli oggetti…».

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