4 giugno 2011

PIETRO PONZO: UN INCONTRO PARTICOLARE A ROMA

Questa incredibile storia capitò alla mia ex moglie nel centro di Roma nel maggio del 1994 pertanto la devo menzionare perché molto interessante ma nello stesso tempo traumatica.

Alle 14:30 pomeridiane terminato il lavoro si avviò come di solito presso la fermata dell’autobus a Piazza San Silvestro per tornare a casa ma per un cambiamento inatteso di percorso del mezzo pubblico dovette recarsi a una nuova fermata posta in una strada diversa dalla solita. Una volta arrivata si mise in attesa dell’autobus. Vide una signora intenta a guardare la vetrina di un negozio gli si avvicinò per chiedergli se stesse aspettando anche lei il mezzo pubblico e da quanto tempo era lì ad aspettare. Nessuna risposta. Pensando che non avesse sentito, gli rivolse di nuovo la stessa domanda. La donna a quel punto si girò lentamente con il capo chino e nell’istante che gli sguardi s’incrociarono ebbe un sussulto e un brivido freddo attraversò il corpo della mia ex che balbettando gli disse: “ scu…scu…si… non fa niente” La donna bisbigliò delle parole incomprensibili si girò e si allontanò a passo svelto lungo la strada in quel momento stranamente deserta. Rimase tremante e scioccata dopo aver visto gli occhi di quella donna, iniziò ad agitarsi e non vedeva l’ora che arrivasse il mezzo pubblico, che poco dopo arrivò.
Non erano occhi normali, mi raccontò la sera, erano diversi, la conformazione somigliava alla nostra il bulbo oculare era bianco ma le pupille erano diverse, erano ovali e poste in verticale come gli occhi dei gatti. Erano freddi di ghiaccio e incutevano paura. Mi raccontò che la fisionomia di quella donna era esile e slanciata di corporatura dall’apparente età di una quarantina d’anni, altezza sul metro e sessanta o forse più, capelli biondi leggermente mossi di media lunghezza con sfumature castane. La pelle del viso era liscia e colorita. L’andatura, mentre si allontanava velocemente lungo la strada, era sciolta. Per alcuni giorni rimase turbata da quell’incontro ma specialmente dagli occhi di quella donna e aveva la sensazione che la stesse sempre fissando. Mi disse: “Non so chi fosse quella donna ma penso che nessun essere umano abbia gli occhi da gatto.”
Sue parole riportate nel rapporto di redazione: Questo è quanto mi è capitato ma le sensazioni che ho provato vedendo quella signora non sono spiegabili a parole ma sono rimaste impresse profondamente dentro di me. Non credo agli Extraterrestri, come mio marito, e sono molto religiosa.
Negli anni successivi mentre ero investigatore per il CUN, mi capitò di sentire diverse testimonianze che riferivano di aver visto persone con occhi di gatto sempre a Roma e alcune proprio in quell’anno.
Questa è la verità di una persona scettica che si è trovata per una fortuita coincidenza in una realtà diversa dall’ordinario.

Questo è il disegno di ciò che vide

A cura di Pietro Ponzo

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