15 marzo 2013

UN PILOTA NORVEGESE INCROCIA UN UFO IN VOLO - IL RACCONTO

Ecco com'era l'oggetto avvistato in quota da un pilota norvegese
Visti da vicino. Nel caso dei piloti, gli incontri ad alta quota con oggetti volanti non identificati lo sono davvero. L’ultimo episodio lo ha raccontato lo stesso protagonista, scrivendo in forma anonima ad un sito che pubblica gli avvistamenti Ufo segnalati da ogni parte del mondo.

L’autore della mail inviata a ufocasebook.com si qualifica come un pilota commerciale norvegese, che lavora per una compagnia europea. Ecco le sue parole: “Mentre stavamo scendendo, io e il mio primo ufficiale abbiamo notato, circa 20 gradi sotto il nostro orizzonte, un globo luminoso arancione in fase ascendente. A prima vista sembrava come un razzo lanciato da terra, ma non appena è salito di altri 10 gradi, ci siamo accorti che era un oggetto solido“.

L’uomo lo descrive come una sfera grigia, opaca, con un triangolo nero nella parte inferiore. Vicino alla sommità, il velivolo presentava invece una singola luce arancione. “L’oggetto stava procedendo diritto verso di noi. È risalito lungo la nostra rotta e ci ha superato davanti alla nostra cabina. È difficile stimare la sua distanza, ma sicuramente meno di 1000 piedi, misura che conosco bene perchè è quella che di solito intercorre tra un velivolo e un altro.”

Dunque lo strano mezzo volante quasi li sfiora o comunque li supera ad una distanza che non è quella di sicurezza, a meno di 300 metri. Non solo. Procede anche ad una velocità molto sostenuta. “Stavamo volando più o meno a 250 nodi a quel punto e l’oggetto ha accelerato nel sorpassarci. Non sembrava molto più grande di circa 10 piedi (3 metri), ma ovviamente non è una stima certa, perchè non sappiamo precisamente quanto ci fosse vicino.”

Il pilota riferisce di aver contattato la torre di controllo, per capire se nelle vicinanze ci fosse un altro velivolo. La risposta che ottiene lo sorprende. “Hanno risposto che c’era solo un elicottero in volo a nordest rispetto la nostra destinazione, ma ad una quota più bassa. E a parte quello, non c’era altro traffico aereo in quella zona. Li abbiamo informati che un velivolo aveva intersecato la nostra rotta e ci aveva appena oltrepassato, ma non sono stati in grado di darci alcuna assistenza: sui radar non vedevano niente.”
La sua testimonianza si conclude così:”Non mi aspetto effetti da questa mia segnalazione. Ma la mia dolce metà, che ha una mentalità più aperta, crede che sia importante riferire questi avvistamenti. Io volo da quasi 10 anni ed è la prima volta che vedo qualcosa del genere. Non traggo deduzioni sulla sua origine o sulle sue intenzioni. Ma ho avuto l’impressione che fosse un oggetto solido, tipo un piccolo drone. Non era un pallone meteo mosso dal vento, anzi sembrava essere in costante accelerazione. “
UN ALTRO INCONTRO RAVVICINATO AD ALTA QUOTA
Un altro incontro ravvicinato ad alta quota
La lettera è anonima e non ci sono elementi per contestualizzarla nello spazio e nel tempo: il sedicente pilota non dice dove e quando questo strano incontro in quota sarebbe avvenuto. Potrebbe trattarsi, ovviamente, di una storia priva di fondamento, scritta da un mitomane o da un simpatico burlone. Ma potrebbe anche essere un resoconto reale di un fatto reale dal quale il testimone ha volutamente tolto tutti i riferimenti per evitare di essere riconosciuto e di perdere il posto di lavoro.

È comunque interessante l’interpretazione che dà di quello che sostiene di aver visto: lo chiama “un piccolo drone”. Parole identiche a quelle usate dal pilota dell’Alitalia che alcuni giorni fa si è trovato di fronte un mezzo volante sconosciuto mentre era in fase di atterraggio all’aeroporto JFK di New York. Fatto sul quale stanno indagando l’FBI e la FAA, Federal Aviation Administration americana, che evidentemente non hanno pensato ad uno scherzo.
Tutt’altro. Hanno chiesto a tutti coloro in possesso di informazioni di farsi avanti, per suffragare la testimonianza del nostro pilota. Anche i media negli Stati Uniti hanno dato grande risalto alla notizia, sottolineandone la gravità. Perchè è preoccupante scoprire che un aereomobile a pilotaggio remoto ha attraversato lo spazio aereo dello scalo più trafficato al mondo, senza far scattare l’allarme antiterrorismo, invadendo addirittura il corridoio di discesa di un volo di linea carico di passeggeri- un rischio enorme. Sempre ammesso che fosse davvero un drone…



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