16 maggio 2010

INGHILTERRA, MIGLIAIA DI LIBRI CONSERVATI IN MINIERA

Ricevo e volentieri pubblico un articolo di Domenico Costantino http://www.domenicoblog.it/ http://www.domenicocostantino.it/

Ci siamo occupati mesi orsono di raccolta, selezione e conservazione di semi e piante un operazione che e’ tuttora in corso in un luogo remoto molto a nord diciamo ad una manciata di chilometri dal circolo polare artico nelle sperdute isole Slavbard in territorio Norvegese, un luogo ignoto alle nostre conoscenze fino a quando non si comincio insistentemente a parlare di questa immensa “banca delle sementi”. Le voci a riguardo sono molteplici ,tutte non confermate da prove certe,dalla partecipazione per la costruzioni di magnati dell’economia mondiale ,di industriali e potenti della terra alla missiva del fantomatico politico norvegese che,avverte il mondo, di qualcosa di tremendo che potrebbe,il condizionale e’ d’obbligo,succedere negli anni avvenire. Questa volta pero’ parliamo si di catalogazione e conservazione ma di libri e testi antichi e per farlo ci trasferiamo nella terra di sua maesta’ la regina Elisabetta.
Cominciamo andando un attimo indietro negli anni fino al 2008, internet ormai si sa’ e’ una miniera inesauribile di informazioni e soprese e fra i tanti video ne’ troviamo uno molto interessante che riguarda una particolare conservazione di libri nel sottosuolo per l’esattezza ci troviamo nel Cheshire Inghilterra nord/occidentale in una miniera di sale a centinaia di metri sotto terra,come mostra il video…


Esattamente 2 anni dopo il 29 gennaio 2010 diamo risalto ,grazie alla segnalazione di un nostro lettore Andrea D’Amico ,ad una notizia pubblicata da Deborah Linton del Manchester Evening news, che titola “A million library book to be sent down the mines”a quanto pare la biblioteca cittadina sta per chiudere i battenti per motivi di restauro e nella Libreria Centrale (Manchester Central Library) vi sono custoditi testi antichissimi e di valore incommensurabile; per questo gli esperti hanno deciso di conservare tali testi proteggendoli a centinaia di metri sotto il livello del mare e precisamente ,gurda un po’ la coincidenza, proprio nelle miniere di sale sopra citate, cosi’ vi proponiamo un pezzo dell’articolo tradotto per noi da Liliana Unali..

“Un milione di libri della biblioteca centrale di Manchester – compreso volumi importanti datati XVº secolo – saranno temporaneamente sistemati nei sotterranei della metropolitana e negli scavi della miniere di sale del Cheshire.Gli impianti per la biblioteca di riferimento saranno centinaia di piedi sotto terra, per i tre anni futuri mentre il luogo del centro urbano subirà un rinnovamento sostanzioso per conservarlo dalla rovina.Gli esperti dicono che le miniere forniscono l’ambiente perfetto per la conservazione dei manoscritti, che comprendono i capolavori dell’Accademia..”

Ed ancora:

“Una biblioteca provvisoria si aprirà nella Camera del Elliot, su Deansgate, in cui il personale inoltre potrà organizzare l’accesso ad alcuni documenti di riferimento rari che non sono disponibili altrove nel paese. Tutti gli altri saranno immagazzinati nelle miniere di sale da dove digitalmente saranno catalogate ma risulteranno inaccessibili per la durata del rinnovamento.”

Nel Cheshire vi sono infatti le piu’ importanti miniere di tutto il Regno Unito sotto terra una lunga rete di gallerie lunga chilometri garantira’ per i prossimi anni la protezione necessaria ai manoscritti importanti per poi essere portati alla luce nell’anno 2013 quando verra’ inaugurata la nuova biblioteca di Manchester. Ma sara’ veramente necessario proteggerli a cosi tanti metri sotto il livello del mare? Lo abbiamo chiesto ad una esperta del settore Tiziana Nardi della Libreria antiquaria di Porta Venezia di Milano esperta di conservazione di libri ,testi e manoscritti antichi:

Dott.sa Nardi e’ veramente necessario e utile conservare i libri inscatolandoli e portandoli a centinaia di metri sotto il livello del mare?

Assolutamente no, non è necessario. Per una buona conservazione dei libri è invece necessario: non esporli al sole o a luci troppo forti, mantenerli a un livello di umidità costante, non esporli a fonti di calore. Soprattutto, evitare luoghi troppo asciutti. Poi, a seconda del secolo di appartenenza del volume, possono mutare gli accorgimenti per una più efficace conservazione. I libri più fragili e difficili da conservare sono proprio i più recenti, quelli stampati nel Novecento.

Quindi portarli nel sottosuolo puo’ servire a conservarli meglio?

Assolutamente no, a meno che non sia un bunker che rispetti tutti gli accorgimenti sopra elencati. Ma la stessa cosa può essere fatta in un locale al pian terreno.

Quindi lei conferma che i manoscritti potrebbro essere conservati in un luogo per modo di dire alla luce del sole?

Come ho già detto sì, a meno che il problema sia di diversa natura: non di conservazione dagli agenti naturali bensì da eventi imprevedibili, che possono andare dal furto a un bombardamento. Durante tutte le guerre dall’antichità ad oggi, proprio i libri e i manoscritti sono stati tra le grandi vittime.

Ringraziamo Tiziana Nardi per la disponibilita’ ma a quanto pare non risulta necessario ai fini di una buona conservazione portarli nel sottosuolo. L’incubo di una guerra ci sembra fortunatamente remoto , forse quindi , per il rischio di calamita’ naturali eventi di difficile previsione? Ai posteri l’ardua sentenza!

Fonte:
http://www.domenicoblog.it/
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