5 agosto 2014

SCOPERTA UNA INQUIETANTE TECNICA CEREBRALE PER RIMUOVERE I RICORDI

Nel film di fantascienza “Men in Black”, gli agenti K e J erano in grado di cancellare la memoria a breve termine dei malcapitati testimoni, grazie ad un piccoli flash prodotto da un meccanismo portatile, al fine di proteggere il segreto sulle attività aliene sul nostro pianeta. Ora, da un articolo pubblicato su Science, veniamo a sapere che la fantascienza non è poi tanto lontana dalla realtà. 

Un gruppo di ricercatori della Università di Uppsala in Svezia, sostiene di aver scoperto una tecnica in grado di cancellare i ricordi di recente formazione. La motivazione ufficiale della scoperta è la cura di fobie e stress post traumatici. Eppure, la scoperta cela qualcosa di inquietante. ”I risultati ottenuti possono essere un notevole passo avanti nel campo della ricerca sulla memoria e le fobie. In definitiva, le nuove scoperte potrebbero portare a migliorare i metodi di intervento per i milioni di pazienti che soffrono di problemi come fobie, stress post traumatici e attacchi di panico”, commento Thomas Ågren, prima firma della ricerca. 

Per capire come funziona la nuova tecnica, bisogna comprendere il meccanismo di formazione dei ricordi. La nostra facoltà intellettiva è provvista di una “memoria a breve termine” e una “memoria a lungo termine”. Quando impariamo qualcosa, la formazione di una “memoria a lungo termine” viene a crearsi con l’ausilio di un processo di consolidamento che si basa sulla formazione di alcune proteine nel cervello. 


La stessa cosa avviene quando alcuni ricordi del passato si consolidano nella nostra mente. La ricerca condotta dal team di scienziati ha permesso di trovare il modo di interrompere il processo di consolidamento, “cancellando” il passaggio dalla memoria breve a quella lunga. La tecnica prevede la somministrazione di scosse elettriche in determinate aree del cervello, quindi una tecnica estremamente invasiva. Utilizzando uno scanner MRI, i ricercatori hanno dimostrato che le memorie a breve termine, scomparivano senza lasciare alcuna traccia nel settore delle memorie a lungo termine. 

Ora ci chiediamo: pur ammessa la possibilità terapeutica di una simile tecnica, cosa potrebbe accadere se una procedura del genere cadesse nelle mani sbagliate – del Governo Unico Mondiale, ad esempio? Immaginate se un cittadino venisse a conoscenza di una verità scomoda che l’elite vorrebbe tenere nascosta a tutti i costi: con una semplice seduta di “azzeramento”, verrebbe cancellato il ricordo scomodo e anche l’intervento di azzeramento dalle memorie del cittadino.


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