
Quindi, Rinaldo Delmonte riprende il racconto dell'ultimo avvistamento: «Sono rientrato in casa per prendere la telecamera digitale e fare uno scatto. Poi, ho riposto la telecamera. Era come se l'astronave aspettasse solo questo. E' rimasta ferma in quel punto ancora per pochi secondi, prima di girare su se stessa, muoversi per i primi metri piano e poi schizzare a velocità incredibile verso la volta celeste».

Per il sensitivo, si tratta di un piccolo Ufo inviato da un'astronave madre che aspettava chissà dove. Un avvistamento che segue di un paio di notti quello di un altro oggetto non identificato. «Sempre verso la mezzanotte ho visto una luce, questa volta più piccola e argentea, tra le stelle. Ho scattato una foto. Ingrandendo l'immagine mi sono accorto che si trattava anche in questo caso di una specie di pentagono: la stessa forma dell'astronave dorata fotografata due notti dopo».
Lo scopo di queste «visite»? «Molto probabilmente è quello di avvertirci. Vogliono che ci si renda conto del grande scempio che stiamo facendo del pianeta. Il pianeta è in grave pericolo. Ma il nostro è un mondo malvagio e chi ci amministra non si sta rendendo conto che gli extraterrestri arriveranno presto. Loro sono esseri spirituali e avanzatissimi, che non hanno problemi con la materia: le possono passare attraverso, oltre a farsi vedere da chi vogliono».
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