14 luglio 2013

BLACK SUN - SCHWARZE SONNE (terza ed ultima parte)

In alcune culture antiche, ad esempio egizia, il Sole era nero, poiché era assimilato ad una pupilla, talora ad un abisso. Le acque del Sole riflettevano il fuoco che tutto permea ed il riverbero del fuoco era la luce. L’astro era concepito come un oggetto celeste mosso da forze misteriose, di volta in volta immaginate come animali potenti e temuti. Per gli Egizi il Sole era il nume Ra che la scuola teologica di Eliopoli identificava con il dio primordiale Atum. Il nome Atum dovrebbe derivare dal verbo “tem” che significa “non essere”: il buio ed il nero (non colore, come il bianco) ben si addicono ad un dio del caos primordiale, del nulla prima dell’essere.

Il Sole nero è pure un tema centrale nella cultura segreta del Nazionalsocialismo: qui la cosmologia si sposa con concezioni esoteriche, attinte ad una sapienza ancestrale. Aiwass 418, in un controverso e temerario articolo, esamina la questione. Riporto le parti salienti della ricerca che trova delle convergenze con quanto esposto nel testo “Dagli U.F.O. nazionalsocialisti a H.A.A.R.P”, precisando che per Sole nero si intende in questo filone il buco nero al centro della nostra galassia. 

“Sono state rilasciate di recente dichiarazioni da ex ricercatori del Dipartimento segreto di Psicotronica del K.G.B. o G.R.U. che, nel dopoguerra, ebbero accesso agli archivi segreti della Ahnenerbe di Himmler. Negli archivi furono trovati dati riguardanti la spedizione tedesca in Antartide compiuta nel 1938-1939. Tali dichiarazioni indicano una possibile minaccia per opera di forze esterne al pianeta, civiltà extraterrestri fortemente interessate ad impedire indagini e sperimentazioni degli scienziati terrestri nel campo dell’energia del 'vuoto' (nota anche come Z.P.E., ossia energia del punto zero, n.d.r.). [...] 

Secondo queste dichiarazioni, è in corso una contesa per il dominio dell’Organo intelligente centrale della Galassia: il gigantesco buco nero nel centro galattico spiroidale. [...] L’immagine simbolica del Sole nero fu effigiata, sul pavimento della sala di meditazione nel Castello di Wewelsburg in Germania, il quartier generale della Ahnenerbe.

La civiltà che avesse detenuto il controllo del Sole nero sarebbe stata in grado di far esplodere stelle, frantumare pianeti e/o popolarli con razze di sua scelta, ovvero sarebbe divenuta la padrona incontrastata della Via Lattea. Secondo alcune fonti, il controllo del Sole nero potrebbe essere esercitato attraverso una sua 'modificazione', inviando un 'virus' di trasformazione del 'vuoto', attraverso l’ipertunnel spazio-temporale situato al Polo Sud che ora, secondo la stampa russa, è studiato ed esplorato dal Pentagono. In pratica si tratterebbe di usare i campi di torsione, ossia 'vortici di energia' più veloci della luce.

Secondo talune teorie scientifiche, i buchi neri non sarebbero gli oggetti cosmici descritti dall’astronomia ufficiale, ma contenitori di informazioni registrate come 'superstringhe di frattali spiroidali' (Mathur, Ohio University). Queste spirali possono emettere le così dette 'onde di torsione' che, diffondendosi più rapide della luce, non possono essere fermate dal campo gravitazionale del buco nero.

Il Dottor J. Milewski di Albuquerque ha ipotizzato che la rete di comunicazione cosmica di questi campi diriga e controlli i processi evolutivi della vita cosmica. Egli ha scoperto, per mezzo di rilevatori a fibre ultrafini, la capacità di tali campi di interagire direttamente con i ritmi del D.N.A. 

Iniziati ai misteri di civiltà antiche come quella dell’Egitto, dei Maya, dell’India, del Tibet, le cui dottrine occulte prestano molta attenzione al concetto ed al ruolo del Sole nero, concepito come una Matrice cosmica (definita 'Utero di Iside' dagli Egizi e 'Madre del mondo' negli insegnamenti di Roerich) in grado di accelerare e sincronizzare i processi evolutivi di distinte civiltà planetarie. [1] 

In un articolo firmato da K. I., pubblicato sul periodico russo 'Anomaly', l’autore asserisce che nei registri segreti della Ahnenerbe, erano contenuti accenni ad una missione germanica organizzata sotto l’egida dei Maestri di Shamballa. Si intendeva impedire possibili attacchi alla Terra per opera di civiltà extraterrestri, generando delle onde di torsione. [...] 

L’articolo di 'Anomaly' afferma che, nel novembre del 1975, quando la Terra, il Sole, la Luna e il Sole Nero furono allineati in modo particolare (?), i Maestri di Shamballa trasmisero attraverso lo stargate del Polo Sud, un ‘messaggio retroattivo’ al Centro galattico, al fine di risalire ad un tempo di miliardi di anni fa, quando una ‘Galassia bambina’ non aveva ancora sviluppato quei formidabili meccanismi di difesa immunitaria che possiede ora. [...] 

Sarebbero stati approntati sistemi di difesa da un presidio tedesco-ucraino per respingere, curvando lo spazio-tempo, anche i più forti attacchi sferrati da alieni ostili (ad esempio, la deviazione sul pianeta di asteroidi). 

L’esistenza del Reich antartico, se reale, rimane un mistero celato, come il portale del Polo Sud e la minaccia di esseri allotri che mirerebbero a controllare lo spaventoso potere del Sole Nero. [...] E’ una realtà che supera la più fervida immaginazione. [...] Il Sole nero arde nelle viscere, alla radice della vita, come l’urlo della Madre terribile che divora i suoi figli nell’apoteosi del suo feroce, perfetto, immacolato ed implacabile Amore”.

Che cosa pensare di questa audace, fantastica ricostruzione? Ognuno la giudichi come meglio crede. E’ comunque probabile che il cuore della Via Lattea sia qualcosa di più e di diverso rispetto alle acquisizioni della cosmologia ufficiale. D’altronde anche uno scienziato accademico come Paul La Violette, indica il centro della Galassia come il luogo da cui circa 12.000 anni or sono provenne una micidiale onda energetica che fu la causa del Diluvio universale. Osservano La Violette ed altri che il dardo del Sagittario e l’aculeo dello Scorpione puntano verso il fulcro della Galassia, come se antichi mitografi avessero voluto indicarlo come il “mozzo” di una ruota spaziale, il cuore pulsante del nostro universo. 

Forse non hanno torto quegli autori e non sono lungi dal vero quelle venerande tradizioni che vedono nelle dolorose vicende dell’umanità l’ombra di un conflitto di proporzioni cosmiche. E’ un’ombra nera ormai del tutto indistinguibile dal nero della notte… l’ultima. 

[1] Non senza ragione in tedesco e in qualche altra lingua, Sole è sostantivo di genere femminile. 

Addenda. Gli emblemi e le grafie aliene sono un soggetto di nicchia all’interno di un disciplina già marginale, quale l’Ufologia. Sul tema si legga A. Marcianò, Scritture e simboli alieni, F. Vanetti, Christain Macé e la scrittura degli Alieni, 2012. Qualche informazione si rintraccia pure nell’accurato e voluminoso saggio di M. Tambellini, U.F.O. e alieni in Italia, Roma, 2012. In particolare Tambellini, nel suo repertorio, accenna al caso di Croara (Bologna): il testimone vide all’interno di un’astronave un triangolo col vertice in alto al cui interno era inscritto il pianeta Terra sul quale erano intrecciati due fiori (rose?). E’ l’immagine grafica che maggiormente ricorda i simboli scorti dai contattisti argentini, per quanto concerne l’Italia.




Fonti: 

Aiwass418, Il Sole nero 
Dizionario di Astronomia e Cosmologia, a cura di John Gribbin, Milano, 2005, s.v. buchi bianchi 
G. Conforto, Possiamo vincere la gravità?, 2012 
L. Flotta e E. Grosso, Il Sole è nero, in X Times, n. 56, giugno 2013
Grande enciclopedia illustrata dell’antico Egitto, Novara, 2005, s.v. Atum, Sole, Ra 
A. Marcianò, Apocalissi aliene, 2007 
Redazione di Segni dal cielo, Il Sole è un grande stargate, 2013
Redazione di Tanker enemy, Segnalazioni di giugno, 2013

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