12 giugno 2014

MASARU EMOTO - CRISTALLI DALL'ACQUA CHE "SENTE" I NOSTRI PENSIERI E PAROLE

ll dottor Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ha messo a punto una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d’acqua. Ha poi fotografato l’acqua esposta a parole scritte, a musica, preghiere, parole pronunciate, acqua di montagna, acqua inquinata, ecc. Si è visto che i cristalli dell’acqua trattata muta di struttura quando si inviano messaggi. L’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia. L’acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, definita nella cultura giapponese Hado.

La prima serie di fotografie che Masaru Emoto fece, proveniva da acqua presente in natura. Acqua di fiumi, laghi, sorgenti e ghiacciai raccolta da lui stesso e da amici in giro per il mondo. Alcune acque formavano delle bellissime strutture geometriche, simili a fiocchi di neve; altre acque creavano delle forme non armoniche e persino brutte. Entusiasmato dal fatto che l’acqua sembrava veramente mostrare nella sua struttura la differenza fra acqua buona, non inquinata, ed acqua oppressa da sostanze chimiche e maltrattata dall’uomo, Masaru Emoto si mise a fotografare acque di acquedotti di tutto il mondo. Anche qui l’acqua parlava chiaro. Nelle grandi città, dove l’acqua è fortemente carica di sostanze chimiche provenienti da detersivi, saponi, cosmetici, ogni tipo di industrie ecc., l’acqua non forma dei bei cristalli, ma strutture amorfe che comunicano la mancanza di chiarezza e bellezza presenti invece nell’acqua della natura non influenzata dall’uomo.

E’ molto interessante notare che l’acqua di rubinetto di Buenos Aires e di altre grandi città dell’America del Sud con un alto grado di inquinamento, riescono a formare dei cristalli abbastanza armonici. Sembra infatti che lo stress e il malumore delle persone che vivono nelle città possano influenzare la cristallizzazione dell’acqua più delle sostanze chimiche. Attraverso il lavoro geniale di Masaru Emoto, l’acqua ci offre un’altra occasione di riflessione per accettare e capire che, secondo la fisica quantistica, nella vita tutto è oscillazione e informazione.

Per approfondire lo studio di questo effetto, Emoto ebbe l’ispirazione di fare ascoltare all’acqua della musica per poi vedere la sua reazione attraverso la fotografia. Viene usata dell’acqua distillata che nella fotografia ci appare come un esagono semplice, senza diramazioni e ciò equivale ad un’acqua priva di informazioni memorizzate. Quest’acqua di base viene utilizzata per tutti i test dove si vuole capire la capacità dell’acqua di memorizzare informazioni. Un flaconcino pieno di quest’acqua viene posto tra due altoparlanti, facendo successivamente ascoltare all’acqua vari brani musicali dall’inizio alla fine. Poi l’acqua viene congelata e fotografata. Ogni goccia d’acqua ha risposto individualmente alla musica ascoltata, ma sempre in relazione alle vibrazioni e alle informazioni musicali ricevute.


Il passo seguente di Masaru Emoto è consistito nell’analizzare le reazioni dell’acqua esposta a immagini e a parole scritte, ad influenze, quindi, non più percepibili come nel caso della musica. In questi esperimenti il dott. Emoto ha esposto l’acqua distillata a parole “belle” come Amore e gratitudine, Grazie e così via. Poi ha confrontato l’acqua anche con delle parole brutte tipo “stupido”, “demonio”, “mi fai star male” ecc. La parola scritta è un simbolo visibile dei pensieri e dei sentimenti ed è perciò carica di vibrazione e informazione.

L’unica differenza che frasi e immagini hanno rispetto alla musica, è il fatto che le vibrazioni e informazioni contenute nelle lettere e nelle immagini sono basate su frequenze non udibili. Il pensiero abita in un regno di frequenze più elevate della parola. Abbassando la frequenza diventa parola e, se la parola è investita di melodia e ritmo, la chiamiamo canzone o musica. Non per niente in quasi tutte le tradizioni, l’intelligenza chiamata Dio (ma ognuno la chiami come preferisce) crea la materia tramite il suono, il verbo, la parola. Questa parola originaria, muovendosi verso la materia, abbassa la frequenza e diventa forma. Nella lettera è forma astratta, nel corpo biologico questo potenziale si trasforma in vita. Le informazioni contenute in questa parola creativa (crea-vita) creano appunto la forma materializzata, il corpo.

riferimento

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2 commenti:

Roberta - La TEI ha detto...

Conosco bene :) uno degli esperimenti piu' belli e significativi . Grazie ad Masaru Emoto.
Un salutone Lisa!

Noi e gli Extraterrestri ha detto...

Questa è la scienza che mi piace... Un abbraccio Roby

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