24 settembre 2013

L'ABDUCTION DELL'UFFICIALE DI POLIZIA HERBERT SCHIRMER

Ufo in panne?

Ashland, Nebraska, 3 dicembre 1967, ore 2.30 di notte, l'agente di polizia Herbert Schirmer stava guidando sulla Highway 6, intento nel suo giro di pattuglia, quando vide in lontananza sulla Highway 63 alcune luci rossastre.
Ipotizzando potesse trattarsi di un camion fermo per qualche guasto tecnico, decise di avvicinarsi. Giunto a una cinquantina di metri e illuminato l'oggetto con i fari abbaglianti, Herbert si rese immediatamente conto che non si trattava affatto di un camion, bensì di un velivolo discoidale dalla superficie metallica, in volo stazionario a circa 2 metri di altezza sopra la strada. Il disco ondeggiava lievemente da sinistra a destra ed emetteva luci rossastre da quelli che Schirmer descrisse come veri e propri oblò.

Stupito e al tempo stesso preoccupato, l'agente non se la sentì di uscire dal proprio veicolo, limitandosi a osservare il disco il quale, dopo pochi istanti, iniziò a prendere lentamente quota, mentre da alcuni ugelli posti sotto lo scafo venivano espulse copiose fiamme. Non solo, il velivolo cominciò ad emettere un fastidioso suono come di sirena e, dopo essere passato sopra la vettura di Schirmer, scomparve alla vista raggiungendo in un attimo una velocità sorprendente.

Il mezzo volante extraterrestre disegnato da Schirmer

Ancora incredulo, Schirmer presa una torcia, scese dall'abitacolo e si recò nel punto sopra il quale aveva visto l'UFO. L'asfalto non sembrava presentare alcun tipo di alterazione, né vi erano segni di altro genere che potessero fornire ulteriori conferme in relazione alla presenza del disco.

Decise quindi di tornare in centrale e, sul registro, scrisse testuali parole: "Che ci crediate o no, ho visto un disco volante all'intersezione tra la Highway 6 e la Highway 63". A questo punto Schirmer si accorse che erano già le 3: ciò fu fonte di non poca sorpresa, dal momento che l'avvistamento gli era parso durare meno di 10 minuti e il tempo per tornare in centrale non poteva assolutamente ammontare a 20 minuti.

Tuttavia, data la stanchezza, Schirmer non vi pensò più e andò a casa a dormire. Al mattino si svegliò con un lieve mal di testa che, al passare delle ore, aumentò vieppiù. Oltre a questa fastidiosa cefalea, Schirmer dichiarò di udire uno strano ronzio e, ancor più, si rese conto di avere un inspiegabile segno rosso di circa 5 cm di lunghezza sul collo, poco sotto un orecchio.

Il giorno stesso il direttore della polizia di contea, Bill Wlaskin, si recò nel luogo indicato da Schirmer e, probabilmente favorito dalla luminosità diurna, trovò un piccolo pezzo di metallo che successive analisi rivelarono essere composto di ferro e silicio. Nessuno fu però in grado di stabilire che oggetto fosse: vennero interpellati meccanici (dato che si sarebbe ben potuto trattare di un pezzo di un veicolo a due o a quattro ruote) e studiosi, ma l'utilizzo dell'oggetto resta a tutt'oggi non chiaro.

Il Condon Committee indaga

Proprio in quegli anni il Condon Committee (creato nel 1966 dall'Air Force Scientific Advisory Board e diretto dal celebre fisico Edward Condon) stava indagando il fenomeno UFO presso l'Università di Boulder, Colorado. Alcuni dei suoi membri ebbero notizia dell'avvistamento di Schirmer e dei susseguenti problemi fisici, per cui lo contattarono e gli suggerirono di sottoporsi a ipnosi regressiva per cercare di far emergere aspetti dell'esperienza avuta che erano stati rimossi o dei quali egli non era comunque cosciente.

Schirmer accettò, e 70 giorni dopo l'avvistamento, il 13 febbraio 1968, venne eseguita una sessione di ipnosi regressiva presso lo studio del dottor Loring G. Williams, sotto la supervisione del celebre psicologo e ricercatore dottor Leo Sprinkle, dell'Università del Wyoming.

Durante l'ipnosi Schirmer raccontò, confermando quanto esposto in stato cosciente, di aver visto in lontananza delle luci e di essersi avvicinato pensando trattarsi di un camion guasto. Già subito, tuttavia, l'ipnosi consentì l'emersione di ulteriori dettagli. Stando a quanto narrato al dottor Sprinkle, infatti, Schirmer avrebbe cercato di contattare lo sceriffo non appena si accorse della natura anomala dell'oggetto presente in strada ma la radio smise di funzionare, come se il velivolo stesso interferisse con il suo funzionamento.

Il serpente alato

È però quanto segue a risultare totalmente diverso rispetto a ciò di cui Schirmer ebbe contezza in stato cosciente. Sempre sotto ipnosi, infatti, Schirmer disse che dal velivolo discesero due esseri umanoidi che si avvicinarono alla sua vettura. Uno dei due, nella penombra, prese un apparecchio che produsse una fitta nebbia verdastra che avvolse l'automobile in pochi secondi, mentre l'altra figura si avvicinò a Schirmer e gli attaccò proprio sotto l'orecchio un piccolo oggetto argenteo che gli procurò una sensazione di giramento, a seguito della quale, come in un cambio di scena, egli si ritrovò all'interno del velivolo.

Il "comandante" incontrato sul disco volante, disegnato da Schirmer
credit: Wendelle Stevens

Grazie alla maggiore luminosità del luogo, Schirmer poté scorgere meglio i suoi "rapitori": un metro e mezzo circa d'altezza, occhi simili a quelli dei gatti e senza palpebre, pelle grigio-verdastra chiara, volti sottili e allungati, indossavano tute argentee, con guanti ed elmetto, sulle quali, a mo' di gagliardetto, vi era l'emblema di un serpente alato. Colui che sembrava la persona in comando sul disco gli fornì una serie di informazioni interessanti: i membri di questa razza extraterrestre sarebbero giunti a fare visita sulla terra da lungo tempo e quel disco in particolare stava estraendo energia da alcuni pali dell'elettricità presenti in zona. Il funzionamento della navicella sarebbe stato da ricollegarsi all'utilizzo del magnetismo reversibile.
Descrizione dell'unità di propulsione del velivolo e schizzo di un alieno, disegnato da Schirmer

A Schirmer vennero inoltre mostrati degli schermi sui quali si vedevano immagini di altri sistemi stellari e di astronavi madre dalle quali venivano distaccati dischi identici a quello sul quale era stato trasportato. Il comandante gli presentò anche i membri dell'equipaggio, e uno di essi gli disse che l'avrebbero rivisto altre due volte in futuro, ma ciò non sarebbe invece poi accaduto.

Schirmer a bordo dell'UFO. Disegno fatto da Wes Crum dopo un'ipnosi dell'ufficiale di polizia

Come capitato anche a molte altre persone, nel corso dell'ipnosi Schirmer subì una sorta di sdoppiamento di personalità, iniziando a parlare come se fosse l'entità aliena in persona.

Parlano gli esperti

A seguito di quanto raccontato in stato cosciente e di quanto emerso durante la prima ipnosi, gli esperti avevano opinioni differenti riguardo all'intera vicenda. L'unico elemento sul quale concordassero sia i membri del Condon Committee sia il professor Sprinkle sia il dottor Loring G. Williams era che l'agente Schirmer credesse realmente alla sua esperienza, nel senso che non si trattava assolutamente di una macchinazione ordita a tavolino per cercare di ottenere un po' di fama. Fama che, occorre subito specificare per mettere da parte un dubbio legittimo, non arrivò affatto; anzi, al contrario, Schirmer cominciò a essere oggetto di scherno nella comunità di Ashland al punto da venire pubblicamente irriso, perdendo così qualsiasi credibilità e autorevolezza, elementi centrali per il quotidiano svolgimento della sua mansione di membro delle forze dell'ordine.

Il Condon Committee concluse che "la mancanza di qualsivoglia prova e le stesse interviste con l'agente hanno portato lo staff a credere che l'esperienza avuta dall'agente non sia reale su un piano fisico".

Più indulgente il professor Sprinkle, il quale dichiarò che certamente Schirmer credeva di aver davvero vissuto quanto raccontato.

Schirmer, non pienamente soddisfatto dei risultati avuti, si sottopose a ulteriori sessioni di ipnosi regressiva negli anni successivi presso lo studio del dottor Ron Katz dell'Università della California (UCLA), durante le quali realizzò vari disegni di quanto visto quella notte del 3 dicembre 1967.


A cura di Noi e gli Extraterrestri

Testo U.Visani - Fotografie: Ufoevidence


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2 commenti:

gianfranco ha detto...

Molto bello, i disegni sono precisi......un articolo di prim'ordine, da biblioteca ET.
gm

Bianco Giovanni ha detto...

Secondo Maurizio Cavallo, il simbolo della civiltà di Orione è proprio un serpente Cobra.

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